Esistono TRE KILLER che non ti permettono di costruire la realtà che vuoi, di realizzarti a livello affettivo, di esprimere le tue inclinazioni, di auto-realizzarti nel lavoro, di manifestarti come individuo creativo, di realizzare il tuo progetto spirituale e di vivere nell’abbondanza. 

Questi tre killer sono presenti nel momento in cui:

• Vivi una relazione conflittuale col tuo partner e non ti senti amato oppure non riesci a trovare il tuo partner ideale;
• Ti stai accontentando di una relazione solo per compagnia o non riesci a liberarti da una relazione malata e tossica e pensi che non meriti una relazione appagante e soddisfacente;
• Ti costringi a fare un lavoro per te frustrante, che non rappresenta i tuoi talenti e le tue inclinazioni (e non mi dire che non li hai perché non è vero);
• Vivi  la vita di un altro, vai lavorare con l’umore depresso e con la sensazione di tristezza nel cuore aspettando che le otto ore finiscano il prima possibile, aspettando il weekend e le feste per staccare dal lavoro;
• Fai un lavoro solo per ripiego dove sei costretto a faticare solo per portare i soldi a casa e magari mandare i figli all’università, oppure fai un lavoro che non rappresenta la tua missione in questa vita solo perché ti fa guadagnare tanti soldi o ancora fai un lavoro non etico che ti porta solo infelicità e che non ti piace o che non ti fa guadagnare abbastanza soldi per vivere una vita dignitosa;
• Hai una bassa autostima, per cui non riesci a proporti nella vita, non riesci a prendere l’iniziativa, tendi a dire di sì a tutte le richieste senza riuscire a mettere una barriera, una difesa tra il tuo Sé (bisogni e necessità emotive proprie) e il non Sé (le richieste e gli stimoli che vengono dall’ambiente);
• Sei troppo buono e gli altri se ne approfittano, ti senti schiacciato e divorato dagli altri;
• Ti ammali spesso perché hai un sistema immunitario debole, ti senti stressato e soffri di problematiche psicosomatiche.

Adesso ti svelo il primo (dei tre) killer che ostacolano la tua crescita, la tua realizzazione e la tua evoluzione:

1° killer: Ascoltare le informazioni che provengono dalla ragione.

Le neuroscienze affermano che la realtà che viviamo viene creata per il 5% dalla ragione e per il 95% dal Subconscio.

Il Subconscio è come se fosse un “pilota automatico” che guida la nostra vita attraverso le informazioni/credenze che ha acquisito e memorizzato nei primi 7/8 anni di vita e che poi replica in modo automatico durante tutto il corso della vita. Da questo punto di vista la ragione influisce solo per il 5%.

Ad esempio all’interno di una famiglia in cui i genitori tendono a urlare, a screditarsi, a offendersi a vicenda e dove non esistono manifestazioni affettive come baci o abbracci, il bambino crescendo acquisisce proprio questa informazione/credenza e cioè che l’amore è screditare, è offendere, è essere anaffettivi. Pertanto quando crescerà, se non farà un lavoro su se stesso, sarà portato a replicare le informazioni acquisite dentro il modello familiare e quindi svilupperà conflitti, sofferenze e disturbi fisici legati alla sfera dell’affettività. Se pur razionalmente vorrebbe vivere una sana affettività, non riuscirà a realizzarsi nell’amore perché nella realtà quotidiana il suo subconscio proietterà le informazioni/credenze acquisite nei primi 7/8 anni di vita, di cui ovviamente non è consapevole.

Ecco un altro esempio.

All’interno di una famiglia i genitori hanno da sempre svolto la professione di operai, pertanto verso il figlio affrontano la tematica della realizzazione professionale e dei soldi utilizzando sempre le stesse frasi: «Bisogna accontentarsi, l’unico modo per guadagnare soldi è quello di faticare e soffrire» oppure «È meglio non fare una libera professionale, se poi va male? Il posto fisso è la cosa migliore che possa capitare» o ancora «Avere tanti soldi non è positivo, meglio fare una vita normale senza prendersi dei rischi. Chi ha tanti soldi è una persona che ha sempre rubato, non è possibile avere tanti soldi lavorando onestamente.»

In questo modo il bambino acquisisce a livello Subconscio l’informazione/credenza che il lavoro è fatica, è sofferenza ed è sicuro solo il posto fisso mentre i soldi servono solo per sopravvivere. 

Se pur razionalmente vorrebbe realizzarsi a livello professionale e vivere una vita in piena prosperità, nella realtà quotidiana sarà portato a proiettare le informazioni/credenze (non consapevoli) presenti nel Subconscio acquisite all’interno del sistema familiare, quindi la sua vita sarà permeata da conflitti e sofferenze nel campo economico e professionale.

In sintesi il Subconscio non solo vince sempre sulla ragione, ma è l’unica forza che dà forma alla realtà che vivi. 

A. Einstein (fisico, padre della Teoria della Relatività) affermò: «La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono.»

È proprio così, ecco perché per realizzarti in tutti gli aspetti della vita, sia spirituali che materiali, bisogna onorare il dono sacro (mente intuitiva o Subconscio) e dimenticare il servo (mente razionale o Ragione).